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Ecco perché i tuoi Facebook-amici non si iscrivono a Twitter.

giugno 18, 2010

Provate a fare questo semplice esercizio: chiedete ai vostri amici di Facebook se conoscono e sono iscritti a Twitter, chiedete ai vostri followers di Twitter se conoscono e sono iscritti a Facebook.

Otterrete queste risposte*:

1. Il 25% dei tuoi Facebook-amici non sa nemmeno come si pronuncia la parola “Twitter”. Il 35% ne ha sentito parlare ma non conosce bene il funzionamento. Il restante 35% lo conosce bene ma non lo utilizza (magari è anche iscritto). Il 5% è iscritto e lo utilizza.

2. Il 100% dei tuoi followers di Twitter conosce perfettamente Facebook: l’80% lo odia perché lo considera terra da “cazzeggio”, il 7% dichiara di non esserne nemmeno iscritto, il 3% dichiara di non utilizzarlo assiduamente.

La conclusione potrebbe risultare così scontata da non produrre nessun tipo di riflessione. Ed invece no: mentre negli USA Twitter continua a crescere sia in termini di utenti che di investimenti adv, in Italia pressochè il vuoto. Sì ok, sembra crescere (non mi risultano dati ufficiali, però). Sembra un popolo di nicchia, quasi d’elite: di quelli che odia Facebook perchè lì c’è il “cazzeggio”, di quelli che si considerano ancora innovatori, di quelli che amano la sintesi.

Allora perchè il meccanismo di Twitter, la sua “utilità”e le sue logiche sfuggono ai 18 milioni di Facebook-addicted? Ho provato a costruire 10 motivazioni semiserie:

  1. Non ci sono i miei amici “veri”, quindi non mi iscrivo
  2. I 140 caratteri vissuti come ostacolo
  3. Ai giovani italiani non piace scrivere
  4. Senza farmville che mi serve un social network?
  5. Son già iscritto a Facebook, non ho tempo per gestirne un altro
  6. Non posso invitare i miei amici ai party, non posso taggare la sorella della mia fidanzata, non posso fare il quiz “che cocktail ti senti?”
  7. Non ne parla tanto la TV, allora forse non è così cool
  8. E’ la solita americanata
  9. Ho appena imparato ad usare Facebook, adesso non venite a rompermi le balle con un altro di questi cosi
  10. Un mio amico mi ha detto che il sito di Twitter è sempre out

Sembrano due mondi paralleli, Facebook e Twitter. In verità sono due regioni delle stesso stato: aspettiamo il più classico dei processi di emigrazione.

* Le percentuali sono causali ma vere.

7 commenti leave one →
  1. giugno 18, 2010 4:06 PM

    Straquoto

  2. Claudio Vaccaro permalink
    giugno 18, 2010 8:57 PM

    Dati ufficiali esistono, eccoli qua: http://www.socialware.it/trend/il-microblogging-in-italia-non-sfonda vengono dal panel nielsen. Ovviamente concordo sulle tue riflessioni e aggiungo le mie 🙂

  3. Max Trisolino permalink*
    giugno 18, 2010 9:10 PM

    Sì, grazie Claudio. Non avevo dati così recenti. Poi, potremmo parlarne per ore: di quei 900.000 utenti registrati (già pochissimi, guradando i dati USA ed i numeri di FB in Italia), sappiamo benissimo che una percentuale altissima è composta da account “ghost”: iscrizione, due tweet ed abbandono del servizio.

  4. giugno 19, 2010 4:49 PM

    Metto il “Like” e RT 🙂

  5. giugno 23, 2010 7:03 am

    Salve,

    mi chiamo Gabriele Morelli e sviluppo applicazioni online per Twitter.

    Tramite google sto contattando utenti di Twitter italiani per segnalare questo sito tutto in italiano che da la possibilita’ di scrivere messaggi lunghi fino a 3000 caratteri e di postarli su Twitter tramite un link bit.ly, abbattendo la barriera (molto limitata) dei 140 caratteri :

    http://www.largetweet.com

    Se una volta visitato il sito si potesse prendere 5 minuti di tempo per scrivermi un breve feedback le sarei grato!

    Un saluto e buon lavoro,
    Gabriele Morelli

  6. agosto 5, 2010 8:49 PM

    Quoto, sopratutto per il “Non ci sono i miei amici “veri”, quindi non mi iscrivo”.
    Secondo me una barriera e’ anche la difficolta di saper cogliere l’utilita del servizio che in gran parte avviene in modo autonomo per ogni utente che atterra su Twitter… vedo che quasi tutti tendono ad interpretare quei 140 caratteri come una mutazione limitata dell’update di status di facebook, quindi non trovano una ragione apparente per capire come utilizzarlo. E sempre a causa del forte diffusione e conoscenza di facebook, viene automaticamente etichettato come un nuovo strumento per parlare con i tuoi amici, quando invece la vera potenza di Twitter e’ quella di mettere in contatto perfetti sconosciuti…

    ps: il motivo n.4 mi ha fatto troppo ridere! 🙂

  7. agosto 6, 2010 7:45 am

    Ieri ho letto un articolo (non ricordo dove…) che sosteneva che in Italia la gente passa più tempo a scegliere tra Mediaset premium e Sky che non a mettere la banda larga in casa… sapete le risate quando ho letto il punto 7 “Non ne parla tanto la TV, allora forse non è così cool”.

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